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venerdì 28 giugno 2013

giovedì 27 giugno 2013

Lavorazione stampi: Promesse mantenute!

Il rispetto dei tempi di consegna e l’elevata precisione dei componenti realizzati rappresentano i punti di forza di Focus on molds. Per mantenere questi atout l’azienda fa affidamento su personale qualificato e su macchine utensili performanti, come Matrix 800 K25/2T di Breton.

La progettazione degli stampi per i processi di iniezione o di pressofusione rappresenta una sfida interessante per un ufficio tecnico, poiché questi componenti permettono di dare spazio alla fantasia del progettista e di trovare soluzioni sempre nuove. La particolarità delle operazioni di stampaggio è legata proprio al fatto che due pezzi simili necessitano di matrici differenti: a fronte di una piccola variazione geometrica può dimostrarsi indispensabile ridisegnare forma e posizione di elementi quali camere scartabava o raffreddatori. Queste operazioni di riprogettazione sono frequenti nel mondo dell’automotive; basta pensare a quanti particolari cambiano forma tra due auto della stessa casa, o addirittura tra due generazioni del medesimo modello.

Così uguali, così diversi
“Gli stampi possono sembrare tutti uguali, ma in realtà ogni cliente ha le proprie esigenze in quanto fa lavorare lo stampo in modo differente, utilizzandolo su presse diverse da quelle dei suoi concorrenti. – afferma Giuseppe Ghilardi, direttore generale di Focus on molds – C’è quindi uno studio che oserei definire sartoriale dietro alla progettazione di matrici e punzoni e che richiede personale altamente qualificato. Noi di Focus on molds dedichiamo molta attenzione ai nostri dipendenti, concentrandoci sulla loro formazione e premiando i più meritevoli. Siamo fortemente convinti che la qualità dei pezzi e quindi la soddisfazione dei clienti passi anche attraverso il loro operato oltre che dalle prestazioni delle macchine utensili. È la filosofia che ci contraddistingue dal 2002, quando abbiamo lanciato questo marchio.”

Più di dieci anni di successi dunque, che sono il risultato di una svolta importante avvenuta appunto nel 2002 quando la nuova direzione ha rilevato un’azienda esistente già dal 1979, ristrutturando completamente sia l’assetto del personale sia il modo di lavorare. A fine 2012 l’attività è stata spostata nell’attuale stabilimento di Cologne (BS) che occupa una superficie di 10.000 m2 di cui 5.000 m2 di capannone. “Durante il trasferimento siamo stati costretti a valutare le condizioni delle macchine utensili di cui disponevamo, per capire se valesse la pena spostarle o se fosse più conveniente acquistare nuovi modelli. – racconta Ghilardi – Per quanto riguarda Breton, nel vecchio stabile avevamo un prodotto con alle spalle sette anni di servizio che pur mantenendo gli standard qualitativi richiesti per le lavorazioni iniziava a mostrare qualche piccola imperfezione.”

Non solo parole
I risultati positivi maturati nell’arco dei sette anni hanno convinto Focus on molds a continuare la collaborazione con la casa italiana acquistando Matrix 800 K25/2T. “Fino qualche anno fa non conoscevo personalmente le macchine Breton. – continua Ghilardi – Durante il nostro primo incontro mi è stato detto che il loro prodotto aveva determinate caratteristiche ed era in grado di offrire un certo tipo di prestazioni. Posso affermare con soddisfazione che quanto promesso da commerciali e tecnici è stato realmente mantenuto dal prodotto, non solo al momento dell’acquisto ma anche nel tempo. Per questo motivo di fronte alla necessità di rinnovare il parco macchine non abbiamo avuto esitazioni a contattare immediatamente Breton.”

In realtà all’inizio della trattativa Focus on molds aveva chiesto la possibilità di retrofittare il vecchio modello installato, ma le caratteristiche della Matrix 800 K25/2T riportate sul catalogo hanno convinto l’azienda bresciana a investire nel nuovo prodotto. “I tecnici Breton mi hanno spiegato che sulla macchina proposta erano state fatte numerose modifiche improntate a diminuire la rumorosità della testa, a migliorare il recupero della dilatazione termica e a rendere ancora più precise alcune tipologie di lavorazione. – aggiunge Ghilardi – Dal momento che le promesse fatte sono state sempre mantenute, mi sono fidato pienamente e abbiamo siglato il contratto.”

Trattandosi di un prodotto dedicato principalmente alle operazioni di finitura e superfinitura degli stampi, il miglioramento della precisione ed il suo mantenimento nel tempo sono parametri fondamentali. Oltre alle difficoltà legate alle variazioni dimensionali del pezzo stampato infatti, si aggiunge la difficoltà di dover realizzare componenti net shape con tolleranze molto strette. Matrix 800 K25/2T risponde a tutte queste esigenze senza mostrare particolari difficoltà, grazie anche ad una testa con struttura molto rigida e capace di sviluppare elevate velocità di rotazione, che le permettono di lavorare un’ampia gamma di materiali.

Puntualità invidiabile
Questa macchina quindi si dimostra particolarmente adatta alla realizzazione della maggior parte degli stampi, che altrimenti richiederebbero lavorazioni tramite elettroerosione con conseguente aumento dei tempi di produzione e di consegna. A tal proposito, è doveroso sottolineare che il rispetto delle tempistiche rappresenta il punto di forza di Focus on molds: dati alla mano nell’arco degli anni la società è sempre riuscita a completare gli ordini rispettando le date previste per le consegne. 
“La nostra produzione è dedicata al 90% al mondo dell’automotive, e quando lavori con grandi marchi come Audi, Mercedes, Bmw e Jaguar devi essere pienamente consapevole del tuo potenziale e delle tue tempistiche, perché ritardare significa quasi sicuramente perdere un cliente. – afferma Ghilardi – Teniamo molto in considerazione questo aspetto, in quanto dimostra anzitutto la nostra professionalità e ci permettere di instaurare un rapporto di fiducia con chi si rivolge a noi: se il cliente si fida di te sarai sicuramente tra i primi fornitori che contatterà per le commesse future. Il problema è che al giorno d’oggi chi commissiona un ordine dà per scontata la precisione delle lavorazioni, e inoltre chiede tempi di consegna sempre inferiori. 

Tutto questo ci porta a dover valutare molto attentamente le proposte da accettare. A volte infatti abbiamo dovuto rinunciare nostro malgrado a progetti interessanti a causa di tempi di consegna troppo ravvicinati, anche se che dal punto di vista della fattibilità erano sicuramente alla nostra portata. Una situazione diversa invece riguarda un contratto siglato recentemente, nel quale il cliente ci ha dato un aut aut in merito al numero di pezzi e alla data di chiusura dei lavori. Pur sapendo che avremmo dovuto produrre uno sforzo notevole abbiamo accettato, fiduciosi anche del fatto che possiamo contare sulle potenzialità che Matrix 800 K25/2T dimostra di avere.”

Precisa, versatile, affidabile
Il prodotto Breton è un centro di fresatura molto versatile e capace di adattarsi a qualunque esigenza lavorativa, grazie anche all’ampio campo di lavoro che permette di posizionare uno stampo completo senza smontarlo se la necessità è solo quella di fare una piccola ripresa del pezzo. I 5 assi inoltre consentono di effettuare operazioni complesse, in aggiunta alla possibilità di posizionare il pezzo in macchina una volta sola, evitando così perdite di tempo e soprattutto di precisione legate ai successivi piazzamenti. 
“Il vantaggio principale è dato dal modo in cui la testa si muove e ruota. – spiega Ghilardi Matrix è in grado di compiere movimenti complicati con estrema facilità anche grazie al controllo numerico installato, che può essere indifferentemente Heidenhain o Siemens, e che si occupano semplicemente di trasmettere i dati provenienti dal programma Cam alla macchina, facendola rispondere nel modo più veloce e snello possibile.” Anche per questo motivo quindi il prodotto Breton si presenta semplice da utilizzare, al punto che la formazione all’interno di Focus on molds è limitata ai nuovi assunti, e in realtà è dedicata principalmente all’apprendimento di CN.

Matrix si presenta sulla carta come un centro di fresatura di facile utilizzo, e nella realtà si rivela anche molto affidabile: attualmente sulla nuova macchina non si è mai verificata la necessità di interventi, nemmeno di teleassistenza. Quest’ultimo è un servizio molto interessante e ben curato da parte di Breton,  attraverso il quale i tecnici riescono a effettuare la diagnosi a distanza in modo da presentarsi in officina con l’attrezzatura e i ricambi idonei per risolvere il problema, anche se è doveroso evidenziare come il più delle volte le problematiche vengano risolte telefonicamente. 
Tutto questo non è solo un vantaggio di immagine per Breton, ma si traduce soprattutto nella possibilità da parte dei clienti di rispettare le proprie tempistiche, in quanto gli interventi risultano tempestivi e mirati.

“In generale siamo molto soddisfatti di Breton, sia dal punto di vista dei macchinari sia in merito ai servizi in fase di vendita e di assistenza. – conclude Ghilardi – Hanno sempre risposto alle nostre esigenze, e soprattutto hanno sempre mantenuto le promesse fatte. Questo per noi è un valore aggiunto, perché rispecchia il nostro modo di relazionarci con clienti e fornitori e perché si dimostra essere un partner serio e affidabile.”
(si ringrazia TMTecnologie Meccaniche per l'articolo)
Sergio Prior

giovedì 20 giugno 2013

Centro di lavoro verticale Breton XCEEDER - 5 assi per la Formula 1


E’ opinione corrente che la F1 sia il regno della velocità. In realtà, la F1 è, piuttosto, il regno dell'accelerazione. Perché è quest'ultima a permettere il raggiungimento di alte velocità in tempi brevissimi.

Perciò le scuderie di F1 chiedono alle aziende specializzate costruttrici di cerchi di affinare i loro prodotti riducendone il peso in modo estremo.
In questa spasmodica ricerca della leggerezza, il cerchio è studiato con i mezzi d'analisi più avanzati, per esempio a quello a elementi finiti (FEM) con il quale si mette in evidenza la distribuzione delle sollecitazioni nel pezzo facendo emergere le zone meno sollecitate delle quali si può quindi ridurre l'estensione o lo spessore.

Lo stesso FEM permette anche  - indirettamente - di individuare le geometrie ottimali che permettono di ottimizzare il rapporto resistenza/peso
Gli specialissimi cerchi per F1 sono nella maggior parte dei casi forgiati a caldo poi lavorati mediante tornitura prima e fresatura.
L’entità di queste lavorazioni è sorprendente: un determinato tipo di cerchio pesa 35 kg come grezzo fucinato riducendosi a soli 3,5 kg a lavorazione completa dopo l’asportazione alla fresa di tutti i dettagli che l'analisi FEM indica come non essenziali per la resistenza.

Per lavorazioni tanto complesse e delicate servono naturalmente macchine di alto livello: anzitutto è indispensabile il controllo su cinque assi continui; poi una tavola porta pezzo che permetta di posizionare il pezzo in tutte le posizioni necessarie.
Inoltre,  dato che si deve lavorare spesso con utensili di piccolo diametro e che i materiali dei pezzi sono sempre leghe leggere, occorrono velocità al mandrino eccezionalmente elevate che non tutte le macchine possono sviluppare.

Simili alte velocità nascondono sempre il pericolo di vibrazioni capaci di compromettere la finitura superficiale e la stessa durata delle frese: occorrono quindi grandi doti di rigidità e stabilità statica e dinamica.
Oggi, non sono molte le macchine che rispondono davvero a tutti questi requisiti.

Il centro di lavoro verticale ad alta velocità Breton XCEEDER 1200RT risponde egregiamente a tutti questi requisiti!
Per ulteriori informazioni sulla Xceeder 1200RT, clicca qui. Per richiedere un preventivo scrivi a mail@breton.it.
A presto
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Sergio Prior